Come i fichi diventarono confettura

Buongiorno e buona domenica mattina, oggi finalmente mi cimento nello scrivere il mio primo post culinario!

Da qualche anno ho scoperto che i fichi sono buonissimi, prima invece li odiavo, così viscidi ed esageratamente dolci; è proprio vero che con gli anni i gusti cambiano e si evolvono! Fatto sta che al momento sono talmente assuefatta dal loro sapore, che ogni estate ne consumo in grande quantità e non bastandomi, da un paio di anni, racchiudo tutto il loro sapore nei barattoli di marmellta per portarli con me anche nella stagione invernale! Così, anche questo settembre, ho acquistato questa splendida cassetta di fichi!

 

img_0955

 

La mia modalità per fare la marmellata rimane sempre la stessa, con pochissimi tipi di frutta vi sono modifiche. Per ogni kilo di frutta pulita e tagliata a pezzettini io aggiungo 300 g di zucchero (lo uso sempre bianco!). Lascio in frigo per una notte il composto di frutta e zucchero a macerare, e la mattina dopo, quando i pezzettini hanno perso acqua e si sono ammorbiditi, cuocio la confettura diverse ore sul fuoco girando continuamente con un mestolo di legno. Se avete il paiolo da polenta, in questo caso può essere per voi un grande alleato, in modo che mentre si cuoce lui gira al posto vostro e intanto potete fare altro! Mi raccomando, quando inizia a bollire girate SEMPRE altrimenti si attacca e brucia sul fondo!

 

img_0957

 

Una volta che il composto ha raggiunto la densità che mi soddisfa aggiungo il succo di limone e rifaccio addensare giusto un tantino! Quando uso frutta a pasta più dura (non è il caso dei fichi!), come pere o mele, frullo con il mixer una parte dei pezzetti che potrebbero non essersi sciolti. Infine, quando il composto è ancora caldo, riempio i barattolini, precedentemente sterilizzati, fino a pochi mm dal bordo, chiudo bene con il tappo, e capovolgo fino a raffreddamento completo, così si creerà il sottovuoto!

 

img_0972

 

 

Se avete domande, visto che  su alcuni passaggi posso essere stata poco chiara, non esitate a chiedere!

Un bacio,

Giò

Continue Reading