Loom Bioearth // recensione e codice sconto per voi!

Ciao a tutte ragazze, oggi volevo parlarvi di tre prodotti per la cura del viso che sto usando da qualche mese e che mi hanno veramente rivoluzionato la pelle. In molte mi avete chiesto, quando ultimamente mi è capitato di farmi vedere struccata su Instagram o Youtube, come fosse possibile che avessi una pelle così bella. Certo c’è da dire che in video molti difetti non si vedono, ma con questi prodotti ho fatto veramente un notevole passo in avanti.

Si tratta della linea skincare “Loom” alla bava di lumaca di Bioearth, biologica, certificata Icea.

Ormai in molte conoscerete le innumerevoli proprietà della bava di lumaca: antirughe, schiarente, antimacchia, rigenerativa, e chi ne ha più ne metta. Posso dirvi che dopo mesi di trattamento ho potuto vedere quanto effettivamente fossero vere! Se da un lato ancora non mi sento di dover usare un antirughe, tutte le altre caratteristiche di questi prodotti hanno fatto al caso mio: avendo spesso qualche brufolino le capacità cicatrizzanti mi hanno permesso di risolvere la situazione in pochi giorni, e ciò che ho più apprezzato è stata proprio la capacità scharente di questi prodotti, le macchiette da sole/crosticina sono diminuite, e alcune del tutto scomparse!

Quindi la mia opinione non può che essere positiva riguardo questi trattamenti! Ora passiamo a vedere i singoli prodotti:

Loom Sérum

 

 

Il primo prodotto che vado a utilizzare ogni sera è il siero della linea; è un prodotto dalla consistenza molto liquida ( il cui dosatore, continuo a dire essere la cosa più scomoda del mondo!) di rapido assorbimento, che picchietto su tutto il viso e lascio asciugare!

3o ml

6 mesi di scadenza dall’apertura

 

 

 

Loom Créme Contour Yeux

 

 

Mentre aspetto che il siero si assorba del tutto, applico il contorno occhi. Un crema molto ricca di cui basta una piccolissima quantità per idratare tutta l’area. Rimpolpa e idrata alla meraviglia la zona, rimanendo al tempo stesso piuttosto delicata.

30 ml

6 mesi di scadenza dall’apertura

 

 

 

Loom Créme Riche

 

Infine su tutto il viso applico la crema idratante, molto ricca e idratante, secondo me adatta a tutte le pelli in inverno e quelle più secche anche nel periodo estivo di notte. Ho notato anche per questo prodotto un effetto rimpolpante nei confronti della mia pelle, che al mattino grazie a questa triade fantastica risulta sempre riposata, morbida e con un incarnato omogeneo.

50 ml

6 mesi di scadenza dall’apertura

 

 

 

Mie care, spero che questa recensione vi sia stata utile e se inoltre volete vedere l’applicazione e avere maggiori informazioni sui prodotti trovate qui sotto il video correlato. Infine vi ricordo che potete trovare e acquistare tutti i i prodotti della linea Loom di Bioearth nella sezione “Salute e Bellezza” del sito  https://www.labottegadellalongevita.it/ , utilizzando inoltre questi codici sconto:

Su un singolo prodotto della linea avrete il 10% di sconto usando il codice giorgibop10

Sul pacchetto completo dei tre prodotti ( li trovi qui!) avrete il 15% di sconto con il codice giorgibop15

 

Vi mando un grande bacio,

Giò

 

 

 

 

 

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Dreamy-Matte Liquid Lipstick

Buongiorno mie care, buon lunedì mattina, spero che la vostra settimana sia iniziata in maniera produttiva!

Oggi mi trovo qui a parlarvi della nuova uscita in casa Nabla Cosmetics. Qualche giorno fa ho ricevuto un pacchettino con, in anteprima, una selezione dei nuovi Dreamy-Matte Liquid Lipstick, rossetti liquidi iper pigmentati e matte, che promettono una lunga tenuta. Usciranno il 9 di maggio e in catalogo saranno presenti 14 colorazioni, che oscillano tra i nude da tutti i giorni ai colori pazzi per le più temerarie.

In questi giorni li sto testando e il mio parere iniziale è piuttosto controverso: da una lato sono estasiata dalle colorazioni così intense e dalla lunghissima durata, ma la confortevolezza e la stesura non mi convincono poi tanto. Sono piuttosto liquide, quindi in mani meno esperte sono di difficile applicazione (poi così pigmentate una volta sbavato il danno è irridimediabile!), e credo che tendano a seccare eccessivamente le labbra. La profumazione è dolce, ricorda vagamente quella dei rossetti liquidi che fece uscire Essence qualche anno fa!

Nonostante le mie prime impressioni, le ho provate ancora troppo poco per darvi il mio parare definitivo, quindi ci aggiorneremo sicuramente su Youtube con un video “test su strada”.

Per ora vi lascio alle foto e agli swatches delle sette tinte che ho ricevuto.

 

 

Il pack con cui riceverete a casa la vostra tinta è delizioso, una scatolina lineare piena di costellazioni e stelle metallizzate.

Hanno un costo di 14.90 euro e un contengono 3 ml di prodotto!

 

GRANDE AMORE
Rosso pesca rosato. Matte.

Potrebbe sembrare il contrario, ma non ha niente a che fare con la cattiveria o con la crudeltà… Ciò che stai sentendo è semplicemente l’invidia delle persone gelose del tuo splendore. Per loro, solo Grande Amore.

SWEET GRAVITY
Marroncino rosato caldo. Matte.

Nude sospeso nello spazio e nel tempo in un piccolo universo privo di qualsiasi dubbio. Semplicemente camminare a qualche centimetro da terra.

  

confronto tra Kernel rossetto (in basso) e tinta (in alto)
KERNEL
Rosso-marrone plumbeo. Matte.

Non appartiene a nessuna epoca perché al di sopra di certe logiche. Ultra attuale, ultra futuristico. Può essere sia l’uno che l’altro nella stessa sera o nello stesso minuto, dipende solo dalle emozioni di chi lo indossa.
  
STRONGER
Malva-nocciola desaturato. Matte.

Per chi è sempre aggiornata e sa osare, per chi non vive la vita ma la affronta. Rock and roll, baby: ritorno al futuro e ritorno al passato, il nude tecnologico stronger than yesterday, stronger than you, bitch!
COCO
Cioccolato fondente. Matte.

La semplice volontà di attrarre e di esercitare potere senza nessun ritegno. Governare la bellezza e moltiplicarla all’infinito, per piegare i desideri degli altri.
FIVE O’CLOCK
Fucsia caldo acceso. Matte.

Grazie a questo fucsia altamente vitaminico, i colori dei fiori più assurdi e introvabili di una giungla inaccessibile, si fonderanno con il mood tranquillo e ordinato di un tè con le amiche.
NARCOTIC
Blu di Prussia. Matte.
Il veleno di un rettile a cui sei immune solo tu, e le poche persone capaci di fare del glamour uno stile di vita.
Un bacio
Giò
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Crostata con crema e fragole

Buona domenica mie care, come state? Qui da me la primavera si sta facendo proprio sentire: mi muovo a rallentatore in questi giorni e dormirei interi pomeriggi.

La scorsa settimana è stato il compleanno di una persona davvero importante e così ho deciso di preparare una delle sue torte preferite. Da quando ho iniziato ad appassionarmi alla pasticceria in casa sono diventata quella delle torte di compleanno, anche se non penso che la mia famiglia apprezzi poi tanto; beh come smentirli, il tiramisù storico di mamma è veramente insostituibile! Fatto sta che questa crostata, in parte scopiazzata dal sito di Giallo Zafferano, è venuta talmente buona che è piaciuta proprio a tutti, e senza perdermi in altre chiacchiere vi lascio subito la ricetta!

 

Ingredienti

Per la Frolla:

  • farina 00  315 g
  • burro freddo 155 g
  • zucchero 100 g
  • 1 uovo e 1 tuorlo
  • vaniglia in polvere

 

Per la Crema Pasticcera:

  • 6 tuorli
  • maizena 45 g
  • zucchero 100 g
  • latte intero 500 ml
  • scorza di limone

 

Per lo Sciroppo:

  • acqua 100 ml
  • zucchero 100 g
  • il succo di mezzo limone

 

Per guarnire:

  • fragole 600 g

 

 

Procedimento

Cominciamo preparando la frolla. Unisco burro freddo e farina lavorandolo con le mani fino ad ottenere un impasto sabbioso. Unisco gli altri ingredienti e continuo ad impastare finche l’impasto non sia morbido e omogeneo. Impacchetto con pellicola trasparente e lascio in frigo a riposare.

Passo alla crema pasticcera. Inizio mettendo in un pentolino il latte e la scorza di limone, e scaldo fino ad arrivare al limite dell’ebollizione. Nel frattempo monto i tuorli con lo zucchero, e dopo aver ottenuto un impasto chiaro e spumoso, aggiungo la maizena e mescolo. Rimuovo le scorse di limone dal latte. A questo punto stempero il composto di uova e zucchero aggiungendovi un po’ di latte caldo per volta. Sposto tutto nuovamente nel pentolino e cuocio sul fuoco fino a che non sia arrivato alla consistenza perfetta. Suggerimento: considerate sempre che la crema una volta freddatasi tende a solidificare ulteriormente, quindi levatala dal fuoco quando vi sembra ancora leggermente liquida. Spostate in una ciotola, coprite con pellicola a contatto e riponete in frigo a riposare.

Riprendete la frolla, stendetela e ricoprite una tortiera per crostate precedentemente imburrata e infarinata. Fate la cottura alla cieca poggiando un figlio di carta forno sulla superficie e poggiandovi sopra legumi o biglie di ceramica specifiche. cuocete in forno statico a 180° per circa 30 minuti.

Una volta sfornata lasciate raffreddare, e con una sac-à-poche riempite la base di frolla di crema pasticcera. Lavate e affettate le fragole, disponetele sulla crema come preferite e passate a preparare lo sciroppo : acqua e zucchero in un pentolino fino ad ebollizione, dunque aggiungete il limone e fate restringere per qualche minuto. Una volta raffreddato spennellatelo sulle vostre fragole in modo che diventino dolci e lucidissime.

Prima di assaggiarla riponete la crostata in frigo per qualche ora.

P.s. con questo impasto vi verrà parecchia frolla, quindi potete sia usare una teglia molto grande, sia fare qualche crostatina in più come ho fatto io.

Spero che la ricetta vi sia piaciuta!

Un bacio,

Giò

 

 

 

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Weekend in Abruzzo

Buongiorno, buon 25 Aprile a tutti!

Finalmente mi sono decisa a tornare a scrivere, forse la mia pausa è stata dettata proprio dal fatto che sapevo che il prossimo articolo sarebbe stato questo, e avevo proprio paura di non riuscire a riportarvi scrivendo tutto quello che ho avuto modo di provare durante questo viaggio. Ma eccomi qui, convinta e partiamo.

Un mesetto fa con il mio ragazzo abbiamo deciso di trascorrere un weekend in Abruzzo, per conoscere meglio questa splendida regione che nonostante ci sia così vicina, abbiamo girato sempre troppo poco. Ne sono rimasta profondamente colpita, penso che sia uno di quei luoghi talmente ricchi sia dal punto di vista naturalistico che culturale, che per poterlo conoscere completamente ci vorrebbero anni: sia camminando in un paesetto, sia passeggiando in un bosco, ma semplicemente anche viaggiando in macchina, ovunque giri lo sguardo rimani completamente estasiato dallo scenario che ti circonda. E’ una terra selvaggia, che è stata rispettata dalle attività umane: il bosco che prevale sui centri urbani, gli agglomerati di case che compaiono lungo la strada ma lasciano sempre spazio agli occhi per perdersi nei panorami. Certo, ho ancora visto ben poco, ma non vedo l’ora di ritornare lì, per conoscere tutto ciò che mi manca.

In questo articolo vorrei darvi quante più informazioni possibili sul viaggio, sui luoghi che abbiamo visitato, sui ristoranti dove abbiamo mangiato e dove abbiamo pernottato, in modo da esservi d’aiuto in caso anche voi voleste intraprendere un itinerario del genere. La cosa molto carina che ho potuto riconoscere durante questi quattro giorni, è che che comunque, ovunque voi vi fermiate c’è sempre qualcosa da visitare lì vicino, e in questo modo gli itinerari possibili sono infiniti e sempre ricchissimi!

Ho deciso di parlarvi di giorno per giorno, in modo da essere più schematica e accurata!

 

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Giorno 1 – Gita alle gole di Celano e arrivo in albergo

Il primo giorno abbiamo deciso, partendo da Roma, di muoverci presto e di fare una tappa intermedia prima di arrivare alle pendici del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga, la nostra meta ultima. Così ci siamo fermati al Parco Sirente Velino e abbiamo visitato le Gole di Celano. Si tratta di uno splendido percorso di trekking, piuttosto semplice, tranne una parte più scomoda da superare ma veramente molto breve, che si estende lungo le gole che collegano Celano con Ovindoli. Ha un tempo di percorrenza medio, ma sfortunatamente ci siamo dovuti fermare prima del previsto a causa dello scioglimento delle nevi; anche questo particolare ha dato i suoi effetti positivi: non sapete quanto sia suggestivo camminare nelle gole, con il rumore dall’acqua che scorre e delle cascate, e spesso dover attraversare il ruscello. Vi consiglio moltissimo questa passeggiata, secondo me anche raggiungibile da Roma in giornata.

Vi lascio il link con i dettagli del percorso http://www.parcosirentevelino.it/itinerari_dettaglio.php?id_iti=1305

 

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Tornando indietro abbiamo continuato per poco lungo un percorso alternativo, che vi troverete all’andata sulla destra. Se non siete molto allenati non prendetelo perché è difficilissimo, con una notevole pendenza. Dopo mie innumerevoli suppliche ci siamo fermati, abbiamo guardato il panorama per qualche minuto, in quanto da lassù potete vedere tutte le montagne che delimitano le gole, e siamo tornati indietro sui nostri passi.

 

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La sera dello stesso giorno abbiamo raggiunto il B&B. Abbiamo scelto di soggiornare a Barisciano, un paesino poco lontano dall’Aquila e a pochi minuti dal limite con il Parco. Prenotando con Booking, ci è venuto sott’occhio il delizioso “Palazzo la Loggia”, un antico palazzo al centro di Barisciano restaurato come B&B. I prezzi modici, la gentilezza del proprietario e la ricerca dei particolari nell’arredamento ne fanno un posto dove vi consiglio vivamente di soggiornare (inoltre anche la pulizia è eccellente, cosa per me non sottovalutabile!), unica pecca: la colazione in inverno, giustamente, a causa dei pochi ospiti è gestita da un bar che si trova nella piazzetta dietro la struttura; quindi ahimè niente abbuffate da colazione in albergo che ci eravamo promessi di fare.

Vi lascio il link del loro sito –  http://www.palazzolaloggia.it/

 

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Giorno 2 – Rocca Calascio e passeggiata all’Aquila

Dopo una magra colazione quindi (scherzo ovviamente :D) ci siamo diretti verso Santo Stefano di Sessanio per raggiungere il centro informazioni del Parco, e fare una passeggiata per questo splendido paesino, che rispetto a Barisciano continua a mantenere le caratteristiche di una volta, con piccoli vicoli in cui perdersi e casine di roccia. La vista da qui è pazzesca, potete vedere i monti innevati che si estendono dall’altro lato della vallata.

 

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Grazie alle valide indicazione della guida ci siamo diretti verso Rocca Calascio, ma invece di andare in macchina, abbiamo fatto il percorso che dalla strada vi permette di prendere un sentiero e raggiungerla in poco meno di due ore a piedi, passando nella vallata. Anche in questo caso si tratta di un percorso semplice, con una salita modesta solo nella parte finale. In inverno vi consiglio di andare armati di scarponi da trekking perché potreste incontrare neve durante la passeggiata. La Rocca è veramente spettacolare, questa struttura in pietra che si erge sopra il paesino di Calascio, al centro della vallata, e dalla quale quindi avete la possibilità di vedere un panorama a 360°. Anche il paesino sottostante è delizioso, dove sono presenti locali per ristorarvi dopo il percorso. Arrivarci a piedi seguendo il cammino è davvero emozionante, in quanto poco a poco, camminando, la Rocca inizia a fare capolino davanti ai vostri occhi, e pian piano si avvicina fino ad essere proprio sopra di voi.

Dal numero di foto che ho scattato si capisce subito di quanto io mi sia innamorata di questo luogo, non potevo farci niente: ogni scorcio era fantastico e il sole che si rifletteva sulle pietre e dava vita a mille giochi di luce mi ha incantato.

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Quella stessa sera, dopo un lungo riposo in albergo, abbiamo deciso di fare una passeggiata all’Aquila. Per me non era la prima volta che visitavo questa città, in quanto, essendo mia madre abruzzese di origine, ho avuto già modo di vederla. Ma non c’ero più passata da prima del terremoto. Mi è molto dispiaciuta vederla così, ma allo stesso tempo mi ha fatto molto piacere notare di quanto stia rinascendo, che ogni cantiere di oggi sarà una nuova casa di domani, e che nonostante tutto fosse piena di giovani che si aggiravano per il centro di sabato sera. Dopo un piccolo aperitivo a base di arrosticini in piazza, abbiamo cenato nella “Locanda Aquilana Da Lincosta”, un ristorantino semplice, dai sapori abruzzesi ma trattati con raffinatezza, prezzi medi e tanta gentilezza da parte dei gestori.

Locanda Aquilana da Lincosta – https://www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g194790-d3454647-Reviews-Locanda_Aquilana_da_Lincosta-L_Aquila_Province_of_L_Aquila_Abruzzo.html

 

Giorno 3 – Lago di Campotosto 

Il terzo giorno del nostro piccolo viaggio abbiamo deciso di allontanarci un pochino da Barisciano, per raggiungere il lago di Campotosto e i sentieri circostanti. Il lago offre uno scenario molto bello: essendo ancora inverno quando siamo andati, si presentava come un specchio in parte ghiacciato, completamente racchiuso in un cingolo di montagne innevate.  Passando al di sopra del ponte che permette di raggiungere Mascioni, si può arrivare sull’altra sponda, dove troverete delle piccole piazzole sulla sinistra per parcheggiare l’auto e scendere a passeggiare proprio sul lungo lago.

 

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Della restante parte di questa giornata posso dirvi ben poco: scelto uno degli itinerari che si trovano al vicino Lago di Provvidenza, e averlo iniziato, abbiamo passato il pomeriggio a perderci nei boschi: penso fossero anni che non veniva sistemato! Continuando il percorso la segnaletica veniva a mancare e cominciavamo per forza di cose a girare in tondo. Così dopo qualche ora, abbiamo abbandonato la nostra ricerca, e seduti su un tronco, ci siamo goduti la nostra bella porzione di Torrone dei Fratelli Nurzia, comprato la sera prima all’Aquila.

 

Giorno 4 –  ciaspolata a campo imperatore

L’ultimo giorno è stato uno dei miei preferiti, ho ciaspolato per la prima volta nella mia vita, e devo dire che è stata un’esperienza davvero interessante: si cammina senza sosta raggiungendo punti dove senza ciaspole sarebbe impossibile arrivare, e si ha il tempo di guardarsi intorno e pensare nel più completo silenzio che ti circonda. In poco tempo da Barisciano si  può raggiungere  Campo Imperatore, ma state sempre attenti alle strade bloccate dalla neve, qualche volta possono non essere segnalate! Così abbiamo dovuto parcheggiare e continuare ciaspolando prima fino al Lago di Racollo che era ghiacciato, ma che in estate circondato dalla piana verdeggiate deve essere delizioso, e dunque abbiamo continuato per un po’ dirigendoci verso le montagne davanti a noi. La vista è fantastica, intorno a noi solo bianco, montagne innevate e pace. Certo, la prossima volta prometto di ricordarmi la protezione solare!

 

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Non contenti di tornare a casa, la sera, sulla strada del ritorno abbiamo deciso di cenare insieme prima di separarci per tornare alle rispettive case. Così cercando su tripadvisor ho scovato un ristorante trattoria che devo assolutamente segnalarvi: si chiama ” Da Rossella” e si trova a Tufo, quindi ancora in Abruzzo. Entrando potrebbe non darvi proprio un’ottima impressione, ma vi consiglio di assaggiare i loro primi piatti (dividendo una porzione in due, perché sono veramente gigantesche), tutti a base di pasta fresca fatta in casa e conditi con sughi tipici del territorio: una squisitezza.

Vi lascio il link della loro pagina su Tripadvisor –  https://www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g5567462-d5531396-Reviews-Da_Rossella-Tufo_Carsoli_Province_of_L_Aquila_Abruzzo.html

 

Conclusa così la mia narrazione, sono contenta di aver rivissuto quei momenti nello scrivere questo articolo. Per gli amanti della natura come lo sono io l’Abruzzo è un territorio meraviglioso, e spero il prima possibile di poter tornare, una volta finita la stagione delle nevi, per passeggiare anche nella parte nord del parco, sui Monti della Laga. Ho capito che è una terra a cui sono molto affezionata, e che si presenta facile da amare, grazie alla sua bellezza ma anche all’accoglienza che ho sempre trovato nei suoi abitanti, alle sue tradizioni e alla cultura che porta avanti.So che magari in questo momento molti di voi sono proiettati verso viaggi estivi con spiagge e mare, però vi consiglio di passare anche solo un weekend in questi luoghi, che con il sole e  il caldo devono essere fantastici.

Spero di avervi fatto sognare ad occhi aperti almeno un decimo di quanto lo stia facendo io in questo momento, e di essere riuscita a riportarvi almeno in parte le emozioni che ho provato io durante questi giorni.

Vi mando una bacio

Giò

 

 

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\\ Bookshelf tour \\

Ciao a tutti e buon sabato mattina, mentre voi starete leggendo questo post io sarò in Abruzzo tra i monti e sinceramente non vedo l’ora di partire! Quindi per me sarà in ogni caso uno splendido weekend, e lo auguro anche a voi.

Da quando a casa sono rimasta solo io con i miei genitori ho avuto la possibilità di ingrandire parecchio la mia camera, che al momento è organizzata in tante piccole parti, ciascuna delle quali è adibita ad una specifica funzione: abbiamo l’area trucco, l’area armadio, quella scrivania, e infine arriviamo alla protagonista di questo post, l’area libreria (quella intelletuale eh, perché non preoccupatevi la Giorgia che per anni avete conosciuto si cela sempre in me  e tende ad emergere nell’altra libreria, piena di gioielli, trucchi e riviste di moda :D). L’angolo che preferisco è sempre strettamente collegato con il periodo della vita che sto attraversando; in questi ultimi mesi, abbandonate le cose un po’ più “leziose”, scrivania e libreria si combattono il titolo in un scontro molto avvincente. Ma oggi per collegarmi con il video della scorsa settimana volevo mostrarvi come organizzo i miei libri piuttosto che la mia postazione “stationary”, che penso sarà il soggetto di uno dei miei prossimi articoli.

 

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La libreria, dicevamo “intellettuale”, è una semplice Billy di Ikea, e no non ve la consiglio: la qualità dei materiali che la compongono è pessima, si graffia in un battibaleno e non regge il peso dei libri più pesanti, come quelli scolastici ; unico suo vantaggio è il prezzo, accessibilissimo! Tengo i libri in ordine per autore, affinché siano rintracciabili più facilmente, e per non confondermi tango divisi quelli da lettura, da quelli universitari e da quelli di quando ero più piccolina. Tengo in libreria sia i libri già letti, sia quelli rubacchiati per casa che mi sono proposta di leggere in futuro; solo quelli che ho scelto come prossime letture si trovano in una posizione diversa, nel ripiano più basso del mio comodino, in modo tale da tenerli sempre sott’occhio.
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Mi piace molto l’accozzaglia di colori frutto della diversa associazione delle copertine; guardarla ogni tanto genera in me un senso di pace e tranquillità e  risulta anche un modo molto semplice per viaggiare nel tempo, tornare alle storie raccontate nei libri, e ai momenti della mia vita in cui quel libro è stato protagonista indiscusso, alle emozioni che mi ha fatto provare e alla direzione che mi ha indotto a prendere. Lo sapete quello che penso: i libri con i quali riusciamo a creare un’intesa, ci sono da guida nella nostra vita, ci cambiano profondamente e modificano la nostra opinione su ciò che ci circonda. Tramite ogni libro possiamo vedere la realtà dal punto di vista di un autore o di un protagonista diverso, ed è questo che per me li rende tanto formativi e rende noi tanto fortunati di poterli leggere.

 

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Sono una grande fan del libro cartaceo, e su questo punto nessun tablet, kindle o chissàqualealtrostranoaggeggio potrà mai farmi cambiare idea. Un libro profuma, esiste materialmente e porta addosso i segni di cosa è stato per noi. Ecco perché mi piace così tanto sfogliarli e tenerli lì tutti in ordine come bravi soldatini: sono le prove materiali di un percorso di vita e di crescita che anche con il loro contributo sto costruendo.

 

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Spero che il brevissimo post vi sia piaciuto, e di non essermi persa come al solito in ragionamenti troppo confusi! Se anche voi avete il vostro angolo libreria mi piacerebbe ricevere i vostri consigli nei commenti su come organizzare al meglio il mio!

Un bacio

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