Come i fichi diventarono confettura

Buongiorno e buona domenica mattina, oggi finalmente mi cimento nello scrivere il mio primo post culinario!

Da qualche anno ho scoperto che i fichi sono buonissimi, prima invece li odiavo, così viscidi ed esageratamente dolci; è proprio vero che con gli anni i gusti cambiano e si evolvono! Fatto sta che al momento sono talmente assuefatta dal loro sapore, che ogni estate ne consumo in grande quantità e non bastandomi, da un paio di anni, racchiudo tutto il loro sapore nei barattoli di marmellta per portarli con me anche nella stagione invernale! Così, anche questo settembre, ho acquistato questa splendida cassetta di fichi!

 

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La mia modalità per fare la marmellata rimane sempre la stessa, con pochissimi tipi di frutta vi sono modifiche. Per ogni kilo di frutta pulita e tagliata a pezzettini io aggiungo 300 g di zucchero (lo uso sempre bianco!). Lascio in frigo per una notte il composto di frutta e zucchero a macerare, e la mattina dopo, quando i pezzettini hanno perso acqua e si sono ammorbiditi, cuocio la confettura diverse ore sul fuoco girando continuamente con un mestolo di legno. Se avete il paiolo da polenta, in questo caso può essere per voi un grande alleato, in modo che mentre si cuoce lui gira al posto vostro e intanto potete fare altro! Mi raccomando, quando inizia a bollire girate SEMPRE altrimenti si attacca e brucia sul fondo!

 

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Una volta che il composto ha raggiunto la densità che mi soddisfa aggiungo il succo di limone e rifaccio addensare giusto un tantino! Quando uso frutta a pasta più dura (non è il caso dei fichi!), come pere o mele, frullo con il mixer una parte dei pezzetti che potrebbero non essersi sciolti. Infine, quando il composto è ancora caldo, riempio i barattolini, precedentemente sterilizzati, fino a pochi mm dal bordo, chiudo bene con il tappo, e capovolgo fino a raffreddamento completo, così si creerà il sottovuoto!

 

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Se avete domande, visto che  su alcuni passaggi posso essere stata poco chiara, non esitate a chiedere!

Un bacio,

Giò

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Skincare Estiva

Eccomi qui, dopo una pausa estiva più o meno lunga; sono tornata a Roma proprio ieri con la pelle ancora abbronzata e i capelli pieni di ciocche bionde, tanti ricordi e immagini di un’estate lunghissima per me, che ormai ero abituata a non più di due o tre settimane di mare. Devo riabituarmi alla città, agli impegni, al caos, e ai palazzi che non permettono di spaziare con la vista come ho fatto nelle ultime settimane, riempiendomi gli occhi di paesaggi fantastici.

Con il viaggio di ritorno mi lascio indietro tante cose, e banalmente anche i prodotti che ho usato al mare per la mia skincare quotidiana. Così mentre mi accingo a cominciarne di nuovi qui a Roma e terminare quelli lasciati, ho deciso di darvi le mie impressioni su come mi son trovata questa estate. Ho ridotto al minimo la mia routine giornaliera, usando prodotti semplici che ben si confacessero con lo stile di vita più selvaggio che ogni estate conduco.

 

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Tutti i giorni per detergere il viso mattina, e talvolta anche sera, usavo il Gel Detergente della linea Acqua alle Rose di Roberts. Questo prodotto ha una consistenza molto acquosa e impalpabile, deterge delicatamente ed è perfetto la mattina per rinfrescare la pelle e levare i residui di crema idratante. Non aspettatevi un gel molto schiumogeno, anzi tende a perdersi sulla pelle; ciò, dal mio punto di vista, lo rende perfetto per questo periodo, quando ci trucchiamo poco e il viso è spesso arrossato dal sole preso il giorno prima. Altro suo punto a favore è la profumazione alle rose, buonissima!

 

 

 

 

 

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Mattina e sera, dopo aver deterso il viso usavo la Crema Eterea di Neve Cosmetics. Questa crema, formulata per le pelli grasse, contiene olio di riso, emolliente e addolcente, acido fitico, sebonormalizzante e elasticizzante, olio di jojoba, idratante, e infine filtri UVA e UVB, perfetti per proteggere la pelle dai raggi solari. Ha una consistenza morbida e una volta applicata il viso risulta vellutato e quasi rimpolpato; nonostante sia adatta alle pelli grasse, la trovo molto idratante (ogni tanto tende a esserlo anche un po’ troppo, perchè nella prima ora post applicazione il viso suda facilmente!). Ha una profumazione intensa e dolciastra, che resta sulla pelle: a me non recava alcun fastidio, anzi l’ho trovata sempre piacevole!

 

 

 

 

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Le poche volte in cui mi sono truccata, per rimuovere il makeup, mi sono affidata a questa Sensitive Acqua Micellare 3 in 1 di Nivea. Ok, l’inci non sarà dei migliori cosi anche il marchio, ma nei paesini dove finisco io l’estate non è sempre facile trovare il prodotto che si vorrebbe! Devo dire che nonostante tutto siamo andate d’accordo: strucca abbastanza bene, al pari di altre micellari, è delicata e anche su gli occhi non brucia. Non ho riscontrato alcuna azione tonificante, ma se mi dovessi ritrovare senza struccante e con poche scelte, potrei riacquistarla!

 

 

 

 

 

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Dopo aver passato la micellare, continuavo la pulizia del viso con la Nuvola Struccante di Neve Cosmetics. Questo prodotto per la detersione si presenta come una mousse, e contiene estratto di bambù, purificante e rinfrescante, estratto di hamamelide, addolcente e decongestionante, e sorbitolo, come umettante naturale. Non è un prodotto che da solo permette rimuovere tutto il makeup, ma abbinato ad un buon struccante fa il suo lavoro in modo egregio: aiuta a rimuovere i residui di trucco delicatamente e ammorbidendo il viso, che alla fine rimane fresco e pulito. Ha una profumazione delicata e piacevole sulla pelle.

 

 

 

 

 

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Infine, talvolta la sera passavo sul viso a fine detersione il Tonico Rinfrescante della linea Acqua di Rose di Roberts. Questo prodotto è per me una certezza che uso da anni, perchè di lui adoro il profumo intenso di rose, la sensazione decongestionante e rinfrescante che lascia sulla pelle, e, anche se sarà una considerazione un po’ frivola, la confezione, dal tocco vintage che è proprio carina da tenere in bagno! Non ho notato particolari differenze nella nuova formula concentrata rispetto alla precedente. Inoltre è fantastico anche se usato per sgonfiare gli occhi quando ci svegliamo con delle borse pazzesche: basta bagnare due dischetti e appoggiarli sulla zona interessata, e rilassarvi per cinque minuti!

 

 

 

 

Spero che le mie opinioni su questi prodotti vi siano utili. Al prossimo post!

Giò

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Born This Way – naturally radiant concealer

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Buongiorno, oggi è una giornata strana, una di quelle in cui ti svegli con la voglia di tornare già a dormire e un fastidioso mal di testa, in cui hai poco da fare e alla fine finisci tre ore davanti alla tv a vedere i programmi di cucina di Benedetta Parodi. Beh, alla fine son riuscita ad alzarmi da lì e mi sono ricordata di avere questo articolo in sospeso, così eccomi qui, decisa a portarlo a termine.

Volevo parlarvi del nuovo correttore di Too Faced uscito da pochissimo in Italia (ho controllato e mi sembra sia già disponibile sul sito di sephora.it) : si tratta del Born This Way Naturally Radiant Concealer. A parte questo nome lunghissimo lo sto testando da circa un mesetto e mi sta dando non poche soddisfazioni; l’ho indossato sempre senza fondotinta, a causa del caldo estivo che mi costringe a levarlo di mezzo, e in più occasioni ha avuto un’ottima performance. 

Iniziamo con le caratteristiche generali: si tratta di un correttore liquido abbastanza cremoso, ma per niente pastoso, uscito in Italia in sei colorazioni (quelle più chiare, dal very fair al medium tan), che si propone di essere molto coprente e idratante e allo stesso tempo leggero e fresco sulla pelle. È studiato principalmente per la zona perioculare delle occhiaie che viene idratata, illuminata e levigata rispettivamente dai tre principi attivi contenuti al suo interno: acqua di cocco, rosa alpina e acido ialuronico. 

Ecco gli swatches di tutte le colorazioni esistenti: 

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da sinistra – medium, light medium, light, fair, very fair
 

  

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da sinistra – deep, dark, deep tan, tan , medium tan

 

In questo mese, grazie all’esposizione al sole che pian piano ha reso la mia pelle più dorata, ho avuto modo di provare il correttore nelle sue diverse tonalità; approssimativamente sulla mia pelle chiara preferisco la colorazione fair, invece ad abbronzatura avanzata la medium tan. In ogni caso ho tenuto il prodotto sul viso diverse ore, senza fissarlo con una cipria, e non ha fatto il ben che minimo segno insinuandosi nelle rughette di espressione: inizialmente sembra un correttore molto liquido, ma in breve si fissa, copre bene le occhiaie e ha una durata egregia nell’arco della giornata. Per quanto riguarda l’aspetto “idratazione”, nonostante io non abbia una pelle particolarmente secca, ho notato nella stesura una particolare cremosità del prodotto, che rende la pelle quasi rimpolpata: è una sensazione sicuramente momentanea, ma molto piacevole!

Per concludere consiglio a pieni voti questo correttore, che per quanto mi riguarda è quasi alla pari del mio adorato Maybelline Instant Anti-age, anche se aspetto la prova durante la stagione invernale per conferme e aggiornamenti. Il prezzo (sul sito di sephora.it costa 26,50€) non è dalla sua parte rispetto al Maybelline, ma dispone di una più ampia gamma colori.

Ingredienti:

Water/Aqua/Eau, Hydrogenated Polyisobutene, Hydrogenated Styrene/Isoprene Copolymer, Hydrogenated Didecene, Trimethylsiloxysilicate, Titanium Dioxide [Nano], Cetyl PEG/PPG-10/1 Dimethicone, Glycerin, Polymethylsilsesquioxane, HDI/Trimethylol Hexyllactone Crosspolymer, Lactobacillus/Salix Alba Bark Ferment Filtrate, Phenoxyethanol, Alumina, Cocos Nucifera (Coconut) Fruit Juice/Cocos Nucifera Fruit Juice, Cocos Nucifera (Coconut) Water/Cocos Nucifera Water, Dimethicone, Disteardimonium Hectorite, Lauric Acid, Lauryl Alcohol Diphosphonic Acid, Lauryl PEG-8 Dimethicone, Magnesium Aluminum Silicate, Methicone, Fragrance/Parfum, Pentylene Glycol, Potassium Sorbate, Rhododendron Ferrugineum Extract, Sodium Benzoate, Sodium Chloride, Sodium Dehydroacetate, Sodium Hyaluronate, Tocopheryl Acetate, Triethoxycaprylylsilane, Trisodium Ethylenediamine Disuccinate, Tropolone, Yogurt Powder. May Contain/Peut Contenir (+/-): Iron Oxides (CI 77491, CI 77492, CI 77499), Titanium Dioxide (CI 77891).

Spero che la mia recensione vi sia stata utile.

Un bacio,  Giò

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Salento, mio amato Salento

Stamattina mi sono svegliata ed era brutto tempo, ho fatto colazione, ho pensato un po’ a me, ho messo in ordine la stanza, ho fissato il nulla per un po’ rigirandomi tra le mani “La casa degli spiriti” di Isabel Allende, e ora, con lo stomaco che brontola visto che è quasi ora di pranzo, la smetto di procrastinare e finalmente inizio a scrivere questo post.
Due settimane fa sono partita per il Salento con alcuni amici, ed è stata davvero una bellissima esperienza, perché nonostante io scenda a Lecce quasi ogni estate, non avevo ancora avuto l’occasione di girare così tanto quella meravigliosa porzione di Italia, con tutta la libertà e la tranquillità che ho avuto quest’anno. 


Il Salento mi ha sempre affascinato, il suo paesaggio brullo, le sterminate coltivazioni di ulivi e i muretti a fresco che li circondano, i fichi d’india che di tanto in tanto compaiono qua e là, i suoi scenari anni ’70, il mare che con i suoi colori cristallini pare uno specchio, le calette scogliose dove fare il bagno è uno spettacolo. Gli abitanti con tutta la loro passione tengono alte le tradizioni popolari, e se siete fortunati potreste finire nel posto giusto al momento giusto e incontrare un vecchietto con la pelle arsa dal sole, intento a suonare con il suo tamburello la tipiche musiche salentine. 


Adoro perdermi nei vicoli delle cittadine più antiche, con le loro casette di pietra, che nascondono spesso scenari incredibili dietro ogni angolo: chiese, castelli, o, come a Otranto, una visione sul porticciolo. Per non parlare della bellezza del barocco leccese, che sfortunatamente quest’anno non ho fatto in tempo ad ammirare ancora una volta

Infinitamente buoni sono i piatti salentini: “ciceri e tria” che riuscì a conquistare una “anti-ceci” come me già qualche anno fa, i ricci di mare da mangiare appena aperti, il pesce freschissimo che si trova nei ristorantini vicino al mare o direttamente al mercato di Gallipoli accanto alla città vecchia, i miei amati pasticciotti, una vera e propria esplosione di crema pasticciera e pasta frolla per il palato.



Rimango sempre estasiata dal calore, dall’allegria e dalle vibrazioni positive che quei luoghi riescono a infondere in me. Ogni anno aspetto con ansia la partenza, l’istante in cui lo scenario dal finestrino cambia e si trasforma piano piano nelle pianure che mi sono tanto familiari, e infine, il momento in cui, poco prima della partenza, saluto intimamente il Salento e gli do appuntamento all’estate successiva.

Giò

P.s. Vi lascio a qualche consiglio più pratico per chi fosse prossimo ad un viaggio in Salento

Aperitivo al Fico d’India – se passate la giornata a Porto Selvaggio, o vi spingete addirittura verso la fantastica Grotta del Cavallo, verso le 6.00 è d’obbligo passare in questo locale che si trova proprio lungo la strada, per mangiare qualche frisella, bere un buon mojito rinfrescante, e ballare qualche pezzo indie reggae o soft rock. Sarete inondati dalla calda e aranciata luce del sole che sta per tramontare e passa attraverso le piante di fico d’India che circondano il locale.

Pranzo da Le Taiate – se passate la giornata a Porto Badisco e i ricci al baretto sono già terminati, non disperate a due passi c’è questo ristorante piccolo e familiare, dove si mangia solo pesce freschissimo e a prezzi ottimi, e ovviamente i miei amati ricci! Le cozze crude e il polpo in guazzetto sono fenomenali.


Cena da La Risacca – prima di una passeggiata per Otranto, che dovete assolutamente visitare illuminata di sera per apprezzarne gli angoli più suggestivi, io andrei a cena qui, dove la cucina è così buona che vale la pena aspettare un pochino per mangiare, vista l’abbondante clientela. Io ho ordinato il pesce spada ed era fantastico, ma anche la pasta all’uovo ripiena di capesante deve essere assaggiata. 

Apertivo alla Casaccia – dopo un salto al mare a Torre dell’Orso, l’aperitivo deve essere fatto assolutamente in questo locale che gode di una vista meravigliosa sulla spiaggia sottostante; dal mobilio vintage e dall’atmosfera un po’ radical chic, qui troverete un’ottima selezione di birre artigianali e vini del posto (i rossi sono fantastici!), e se in caso aveste voglia di fermarmi un po’ di più, in menù ci sono anche ottimi piatti per la cena. 

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Nabla Mermaid Collection

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Buonasera a tutti!

Eccoci al primo articolo, direi che sono emozionata, dopo mesi che nella mia testa questo progetto sta prendendo forma, adesso che ci siamo mi sento una bambina con in mano un sacchetto di caramelle, piena di idee e voglia di condividerle.

Iniziamo con un post semplice ma molto interessante a parer mio. Pochi giorni fa mi è arrivato un pacchettino fantastico, contenente una selezione dei prodotti della nuova collezione “Mermaid” di Nabla. Questa si ispira al magico mondo delle sirene, ai loro colori vivaci ma profondi e ai cangianti riflessi delle loro squame colpite dalla luce; una collezione sicuramente estiva e perfettamente rivisitata in chiave moderna. I colori sono molto paticolari: gli ombretti danno prova di grande creatività del team Nabla, infatti son tutte colorazioni molto innovative e dalla texure fantastica, divise tra bright, superbright e i nuovi celestial, da applicare da soli o come topcoat, per avere un effetto bagnato ma anche per modificare e tonalizzare a nostro piacimento le varie colorazioni; blush e rossetto invece dai colori più nude ed eleganti si abbinano perfettamente, per creare un look particolare ma non esagerato.

Per ora ancora non ho avuto modo di provare la collezione sul viso, ma vi lascio swatches e comparazioni con altri prodotti Nabla.

Baci,

Giò

 

 

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anche la liberty six è stata rivisitata in una colorazione più estiva, con squame oro su uno sfondo azzurrino

 

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Juno Moon – viola ciclamino su intensa base ruggine, bright

 

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Selfih – caleidoscopico duochrome dalla base bruciata teal, celestial

 

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Cleo – oro sontuoso di media tonalità a base ocra, bright

 

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Chemical Bond – platino di media tonalità su base discretamente bronzata, bright

 

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Sugar – duochrome rosa carne con morbidi riflessi oro-champagne, satin

 

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Sensuelle- duochrome rosa delicato dal riflesso oro, celestial

 

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Kendra – neutro mauve con un tocco di rosa e rosso all’interno, matte

 

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Closer – marroncino rosato perfettamente bilanciato

 

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Sensuelle, a sinistra, e Water Dream della collezione Artika, a destra

 

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in centro Closer, a destra Rock’n’Nude, a sinistra Ombre Rose. Tra loro i tre Diva Crime hanno colori simili, ma Closer risulta decisamente più caldo di Rock’n’Nude e meno rosa di Ombre Rose

 

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