Salento, mio amato Salento

Stamattina mi sono svegliata ed era brutto tempo, ho fatto colazione, ho pensato un po’ a me, ho messo in ordine la stanza, ho fissato il nulla per un po’ rigirandomi tra le mani “La casa degli spiriti” di Isabel Allende, e ora, con lo stomaco che brontola visto che è quasi ora di pranzo, la smetto di procrastinare e finalmente inizio a scrivere questo post.
Due settimane fa sono partita per il Salento con alcuni amici, ed è stata davvero una bellissima esperienza, perché nonostante io scenda a Lecce quasi ogni estate, non avevo ancora avuto l’occasione di girare così tanto quella meravigliosa porzione di Italia, con tutta la libertà e la tranquillità che ho avuto quest’anno. 


Il Salento mi ha sempre affascinato, il suo paesaggio brullo, le sterminate coltivazioni di ulivi e i muretti a fresco che li circondano, i fichi d’india che di tanto in tanto compaiono qua e là, i suoi scenari anni ’70, il mare che con i suoi colori cristallini pare uno specchio, le calette scogliose dove fare il bagno è uno spettacolo. Gli abitanti con tutta la loro passione tengono alte le tradizioni popolari, e se siete fortunati potreste finire nel posto giusto al momento giusto e incontrare un vecchietto con la pelle arsa dal sole, intento a suonare con il suo tamburello la tipiche musiche salentine. 


Adoro perdermi nei vicoli delle cittadine più antiche, con le loro casette di pietra, che nascondono spesso scenari incredibili dietro ogni angolo: chiese, castelli, o, come a Otranto, una visione sul porticciolo. Per non parlare della bellezza del barocco leccese, che sfortunatamente quest’anno non ho fatto in tempo ad ammirare ancora una volta

Infinitamente buoni sono i piatti salentini: “ciceri e tria” che riuscì a conquistare una “anti-ceci” come me già qualche anno fa, i ricci di mare da mangiare appena aperti, il pesce freschissimo che si trova nei ristorantini vicino al mare o direttamente al mercato di Gallipoli accanto alla città vecchia, i miei amati pasticciotti, una vera e propria esplosione di crema pasticciera e pasta frolla per il palato.



Rimango sempre estasiata dal calore, dall’allegria e dalle vibrazioni positive che quei luoghi riescono a infondere in me. Ogni anno aspetto con ansia la partenza, l’istante in cui lo scenario dal finestrino cambia e si trasforma piano piano nelle pianure che mi sono tanto familiari, e infine, il momento in cui, poco prima della partenza, saluto intimamente il Salento e gli do appuntamento all’estate successiva.

Giò

P.s. Vi lascio a qualche consiglio più pratico per chi fosse prossimo ad un viaggio in Salento

Aperitivo al Fico d’India – se passate la giornata a Porto Selvaggio, o vi spingete addirittura verso la fantastica Grotta del Cavallo, verso le 6.00 è d’obbligo passare in questo locale che si trova proprio lungo la strada, per mangiare qualche frisella, bere un buon mojito rinfrescante, e ballare qualche pezzo indie reggae o soft rock. Sarete inondati dalla calda e aranciata luce del sole che sta per tramontare e passa attraverso le piante di fico d’India che circondano il locale.

Pranzo da Le Taiate – se passate la giornata a Porto Badisco e i ricci al baretto sono già terminati, non disperate a due passi c’è questo ristorante piccolo e familiare, dove si mangia solo pesce freschissimo e a prezzi ottimi, e ovviamente i miei amati ricci! Le cozze crude e il polpo in guazzetto sono fenomenali.


Cena da La Risacca – prima di una passeggiata per Otranto, che dovete assolutamente visitare illuminata di sera per apprezzarne gli angoli più suggestivi, io andrei a cena qui, dove la cucina è così buona che vale la pena aspettare un pochino per mangiare, vista l’abbondante clientela. Io ho ordinato il pesce spada ed era fantastico, ma anche la pasta all’uovo ripiena di capesante deve essere assaggiata. 

Apertivo alla Casaccia – dopo un salto al mare a Torre dell’Orso, l’aperitivo deve essere fatto assolutamente in questo locale che gode di una vista meravigliosa sulla spiaggia sottostante; dal mobilio vintage e dall’atmosfera un po’ radical chic, qui troverete un’ottima selezione di birre artigianali e vini del posto (i rossi sono fantastici!), e se in caso aveste voglia di fermarmi un po’ di più, in menù ci sono anche ottimi piatti per la cena. 

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